Veduta Abbazia di Santo Stefano

Abbazia Santo Stefano

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Parrocchie di
Isola della Scala e Pellegrina

XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

XVI Domenica del Tempo Ordinario
Anno C

20 Luglio 2025

Un aspetto fondamentale della vocazione dell’uomo è entrare in dialogo con Dio, il grande interlocutore della nostra esistenza! Abramo e Maria di Betania, hanno saputo cogliere questo dono e vivere questa grazia. Essi, con la loro testimonianza, continuano ad interpellare la nostra vita di credenti.

XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
Foglio liturgico della
XVI Domenica del T. O.




Abbazia di Santo Stefano


Famiglie in Cammino
Famiglie in Cammino
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Orari delle sante Messe del periodo estivo

SABATO E VIGILIE
Isola della Scala: 17.00 - 18.30.
Pellegrina: 18.30

DOMENICA
Isola della Scala: 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30.
Pellegrina: 10.30


Domenica si celebrano in Abbazia
le Sante Messe con la comunità.
Sarà comunque possibile seguire la celebrazione
delle ore 10:15 anche in diretta streaming sul
canale YouTube "Parrocchia Santo Stefano"
ai seguenti link:

https://video.abaziasantostefano.it/

Abbazia Santo Stefano su youtube.com

Si raccomanda di iscriversi al canale Youtube della
parrocchia per riuscire a vedere tutti i video disponibili.


XVI Domenica del T. O. - Anno C

San Luca Evangellista


20 Luglio 2025



VANGELO
( Lc 10,38-42 )





Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». - Parola del Signore.













Casa Maria Assunta Casa Maria Assunta

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informazioni generali

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segreteria.colonia@gmail.com


CASA MARIA ASSUNTA
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Santa Messa delle
ore 11:30
della domenica
Proiezioni dei testi delle letture e delle canzoni.
Proiezioni dei testi delle letture e delle canzoni.




AVVISI DELLA SETTIMANA - 18/07/2025

  • Sabato (19/07/2025) e Domenica (20/07/2025) accompagniamo con la nostra preghiera il Camposcuola a Caorle con i ragazzi di 1a-2a media e il Camposcuola a Campofontana con i ragazzi di 1a-2a superiore.

  • Mercoledì il Gruppo del Rosario si ritrova in Abbazia alle 20,30 per la preghiera del rosario e l’adorazione animata.

  • Venerdì, Festa di san Giacomo patrono della nostra Abbazia (per la nostra parrocchia è solennità), raccomandiamo per chi può la partecipazione alla S. Messa. Alle 18.00 Adorazione. Alle 18.30 santa messa. Seguirà solenne processione in piazza.

  • Sabato, memoria dei Santi Gioacchino e Anna, alle 19.30, come consuetudine la messa nella chiesetta di sant’Anna alla Palazzina.

  • Sabato alla Messa vigilare delle 17.00, ricordo dei Defunti di Luglio. Alle 18.30 il ricordo dei Matrimoni di Luglio.

Avvisi della settimana scorsa


Dal Messaggio del Santo Padre Leone XIV
per la X Giornata Mondiale di Preghiera
per la Cura del Creato, che sarà celebrata
lunedì 1° settembre 2025


…La giustizia e il diritto, infatti, sembrano rimediare all’inospitalità del deserto. Si tratta di un annuncio di straordinaria attualità.
In diverse parti del mondo è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina. Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità. Aumentano in intensità e frequenza fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche (cfr Esort. ap. Laudate Deum, 5), senza considerare gli effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati.
Sembra che manchi ancora la consapevolezza che distruggere la natura non colpisce tutti nello stesso modo: calpestare la giustizia e la pace significa colpire maggiormente i più poveri, gli emarginati, gli esclusi. È emblematica in tale ambito la sofferenza delle comunità indigene.
E non basta: la natura stessa talvolta diventa strumento di scambio, un bene da negoziare per ottenere vantaggi economici o politici. In queste dinamiche, il creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a causa delle mine, la politica della “terra bruciata”[1], i conflitti che scoppiano attorno alle fonti d’acqua, la distribuzione iniqua delle materie prime, penalizzando le popolazioni più deboli e minando la stessa stabilità sociale.
Queste diverse ferite sono dovute al peccato. Di certo non è questo ciò che aveva in mente Dio quando affidò la Terra all’uomo creato a sua immagine (Gen1,24-29). La Bibbia non promuove «il dominio dispotico dell’essere umano sul creato» (Laudato si’, 200). Anzi, è «importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a “coltivare e custodire” il giardino del mondo (cfr Gen2,15). Mentre “coltivare” significa arare o lavorare un terreno, “custodire” vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura».
La giustizia ambientale – implicitamente annunciata dai profeti – non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano. Essa rappresenta una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente. Si tratta, in realtà, di una questione di giustizia sociale, economica e antropologica. Per i credenti, in più, è un’esigenza teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è stato creato e redento. In un mondo dove i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti del cambiamento climatico, della deforestazione, e dell’inquinamento, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità.
È ormai davvero il tempo di far seguire alle parole i fatti. «Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana» (ivi, 217).
Lavorando con dedizione e con tenerezza si possono far germogliare molti semi di giustizia, contribuendo così alla pace e alla speranza. Ci vogliono talvolta anni prima che l’albero dia i suoi primi frutti, anni che coinvolgono un intero ecosistema nella continuità, nella fedeltà, nella collaborazione e nell’amore, soprattutto se quest’amore diventa specchio dell’Amore oblativo di Dio.
Tra le iniziative della Chiesa che sono come semi gettati in questo campo, desidero ricordare il progetto “Borgo Laudato Si’”, che Papa Francesco ci ha lasciato in eredità a Castel Gandolfo, come seme che può portare frutti di giustizia e di pace. Si tratta di un progetto di educazione all’ecologia integrale che vuole essere un esempio di come si può vivere, lavorare e fare comunità applicando i principi dell’Enciclica Laudato si’.
Prego l’Onnipotente di mandarci in abbondanza il suo «spirito dall’alto» (Is 32,15), affinché questi semi e altri simili portino abbondanti frutti di pace e di speranza.
L’Enciclica Laudato si’ ha accompagnato la Chiesa Cattolica e molte persone di buona volontà per dieci anni: essa continui ad ispirarci e l’ecologia integrale sia sempre più scelta e condivisa come rotta da seguire. Così si moltiplicheranno i semi di speranza, da “custodire e coltivare” con la grazia della nostra grande e indefettibile Speranza, Cristo Risorto.



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LA CAPPELLA MUSICALE
E' A DISPOSIZIONE
PER L'ANIMAZIONE DEI MATRIMONI.

Per informazioni telefonare a:
Mara (339 281 1574) - Silvia (392 503 0189)


LA CAPPELLA MUSICALE CERCA VOCI NUOVE
maschili e femminili da inserire nel proprio organico.

NON SONO RICHIESTE COMPETENZE MUSICALI PARTICOLARI:
il coro fornisce tutta la formazione che serve per inserirsi
rapidamente nelle sue file.

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